Trattato pandemico emendamenti ai regolamenti sanitari internazionali

Ho dovuto constatare che TUTTI (senza eccezione alcuna) gli europarlamentari italiani facenti parte dei partiti di governo (FdI, Lega, Forza Italia) hanno VOTATO A FAVORE del Regolamento (UE) 2022/2371. L‘unica europarlamentare italiana che ha votato contro è l’On.le Francesca Donato, che non è membro di un partito di maggioranza. Vedi qui il voto nel Parlamento Europeo in data 4.10.22 a pagg. 6 e 7
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/PV-9-2022-10-04-RCV_IT.pdf
Dunque, non prendete in giro i cittadini italiani, asserendo che questo Regolamento sarebbe il frutto del precedente governo! La Verità è che è stato votato in Parlamento Europeo anche dall‘intera rappresentanza politica della Lega, di FdI e Forza Italia.
E questo significa, che per i partiti che sono attualmente al governo, evidentemente va bene così!

Il Regolamento UE 2022/2371 conferisce in materia di sanità poteri alla Commissione UE che prima questa non aveva: come quello di riconoscere formalmente a livello unionale un’asserita emergenza di sanità pubblica (che comprende anche la questione climatica), incluse (asserite) pandemie, istituisce un nuovo comitato di sicurezza sanitaria unionale, prevede un piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell’UE, implementa il concetto di ONE HEALTH (inserendo anche la questione climatica) e il concetto di HEALTH IN ALL POLICIES (salute in tutte le politiche) e, dunque, implementa ex ante esattamente ciò che ci porta alla cosiddetta dittatura sanitaria e climatica voluta da chi finanzia e comanda l‘OMS, e rafforza in generale la cooperazione con l’OMS. Tale rafforzamento e ampliamento di potere dell’UE vengono motivati nel Regolamento (nei cosiddetti considerando) con la constatazione – che l‘UE è a favore della modifica/integrazione del Regolamento Sanitario Internazionale (con effetto giuridico vincolante!) per rafforzare (cito) „l’ARCHITETTURA SANITARIA GLOBALE“. Questo Regolamento è stato il primo fondamentale passo per implementare ex ante la dittatura sanitaria/climatica.
Vedi il Regolamento UE qui
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https://drive.google.com/file/d/1OH3_hWfv-Jhmyf-zHySxIKR1hdcPNk9y/view?usp=drivesdk

Il Comitato dei rappresentanti permanenti nel Consiglio Ue (Coreper) è responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio, ma il giorno 24.10.2022 il voto spettava ai membri del Consiglio dell‘UE (e dunque al rappresentante del nuovo governo).
Se il neo Ministro alla Salute non riusciva a partecipare alla riunione del Consiglio dell‘UE
https://www.consilium.europa.eu/it/general-secretariat/corporate-policies/transparency/open-data/voting-results/?meeting=3903
si avrebbe potuto dare al rappresentante permanente dell’Italia nell’UE un chiaro mandato di voto contrario. Invece ha votato a favore del Regolamento, pur essendo dal 23.10.2022 il rappresentante dell‘Italia con un nuovo governo che si è presentato all‘elettorato con la promessa di evitare ulteriori cessioni di potere da parte dell‘Italia all‘UE.
La verità è che anche nei partiti che compongono il nuovo governo non c‘era (e presumo che non ci sia a tutt’oggi) la consapevolezza e/o sensibilità/allarme per il tema.
Perché non mi sembra che il nuovo Ministro alla Salute si sia dissociato dalla RACCOMANDAZIONE (UE) 2023/1339 del Consiglio UE del 27 giugno 2023 relativa all‘adesione alla rete globale di certificazione sanitaria digitale istituita dall‘OMS.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023H1339

Schillaci, questo atteggiamento di assecondare le politiche di stampo totalitario dell’UE, lo ha dimostrato anche con il suo Piano Nazionale di Comunicazione del Rischio Pandemico, nel quale si esprime benevolmente riguardo alle modifiche del RSI e del nuovo contratto pandemico, per dare le istruzioni ai fini della lotta della disinformazione e fakenews
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_722_0_file.pdf
e, dunque, non si dissocia dalla linea della von der Leyen & Co.