Report 08 maggio 2016 la via di uscita

LA VIA DI USCITA

Siamo di fronte alla più grave crisi migratoria dal secondo dopoguerra a oggi. La risposta dell’Europa è stata la firma di un accordo con la Turchia che di fatto chiude la rotta balcanica e impedisce ai profughi di arrivare nei paesi del Nord Europa. Il trattato di Schengen traballa, molti stati europei alzano barricate, fili spinati, o introducono i controlli ai confini. Il risultato è che oggi l’unica rotta aperta è quella mediterranea dalla Libia all’Italia. Noi non possiamo chiudere il Mediterraneo con il filo spinato e di fatto stiamo diventando, insieme alla Grecia, l’unico luogo di approdo. Per evitare l’instabilità del paese, bisognerà affrontare l’ondata migratoria cambiando radicalmente l’impostazione dell’accoglienza. Report ha provato a costruire un progetto pragmatico (completamente a gestione pubblica con supervisione europea), dove il dramma si trasforma in opportunità. Sono anche stati calcolati i costi e i benefici che ne deriverebbero. Il progetto, sottoposto al commissario europeo e ai delegati degli stati membri del Nord Europa, ha trovato apertura e disponibilità, sia ad accogliere le quote di richiedenti asilo, sia a intervenire sostenendo i costi. L’inchiesta di Report si propone come un contributo di idee al governo.

Report 24 ottobre 2016

L’ETÀ DELLA PLASTICA

Negli ultimi sessanta anni la plastica ha rivoluzionato la nostra vita e ormai avvolge tutto, anche il cibo che mangiamo ogni giorno. Basta pensare che il 90% degli imballaggi alimentari è in plastica, dalle bottiglie dell’acqua alle alici sott’olio, dagli utensili da cucina ai contenitori, ai piatti.

Le plastiche sono colorate, morbide, dure, trasparenti, ma per realizzarle servono plastificanti, antiossidanti, inchiostri, solventi. Una piccola dose di sostanze chimiche migra dal contenitore al cibo. Ci sono delle norme europee da rispettare e dei limiti da non superare perché alcune sostanze interferiscono col sistema endocrino, e altre sono cancerogene. Però si scopre che il limite consentito per il bisfenolo A, contenuto in molte lattine (dalla conserva al tonno), per le autorità sanitarie francesi non è sicuro, e quella sostanza in Francia è stata bandita. Un calcolo che nessuno ha fatto è sulla somma delle sostanze che a fine giornata una persona assume. Invece per quel che riguarda le dose massime giornaliere consentite, si riferiscono a un adulto di sessanta chili. Nessuno sa quale sia la dose tollerabile per un bambino. L’inchiesta ricostruirà i comportamenti quotidiani che espongono di più a questi interferenti endocrini, a partire dalle tende per doccia in pvc, e darà anche indicazioni su come limitare i danni.

Report 17 ottobre 2016

OCCHIO AL PORTAFOGLIO

In banca è sempre più facile trovare il promoter finanziario che propone diamanti come investimento sicuro, sono considerati bene rifugio per eccellenza. Non tutte le banche però ci dicono che il prezzo che paghiamo per acquistare il diamante è il doppio del valore di mercato. Quanto sono trasparenti questi investimenti? Non dicono neppure che per l’investitore rivendere il diamante è praticamente impossibile e l’unica strada è affidarsi a chi glielo ha venduto, pagando però una salata commissione. Alla fine chi guadagna sempre, a prescindere dell’esito dell’investimento sono sempre loro, le banche. Ogni anno venti miliardi dei nostri risparmi vanno in fumo in spese di commissione. Sono soldi spesi per dei buoni consigli? Non è andata bene neppure ai risparmiatori di Poste: hanno investito sui fondi immobiliari e hanno immaginato di fare un investimento sicuro puntando sul mattone, dopo dieci anni hanno perso il 70%. Poste propone anche investimenti in fondi, polizze e strumenti finanziari complessi, e per venderne tanti hanno mobilitato un esercito di 7.000 consulenti finanziari. Si tratta di consulenti preparati? Solo una piccola parte di loro sono iscritti all’albo, molti non sono laureati e fino a qualche anno fa lavoravano allo sportello con il compito di pagare le bollette della luce.

Report 28 novembre 2016

LA VIA D’USCITA

È in atto la più grave crisi migratoria dal secondo dopoguerra, la risposta dell’Europa è stata quella di firmare un accordo con la Turchia per bloccare la rotta balcanica, mentre i vari stati europei hanno chiuso le frontiere. Qual è stato l’effetto di queste politiche per l’Italia? L’aumento dei migranti che sbarcano e restano nel nostro paese.

Per evitare l’instabilità, nella scorsa edizione abbiamo provato a costruire un progetto pragmatico a gestione pubblica e con supervisione europea, che consenta di organizzare in modo rigoroso l’identificazione, la formazione e lo screening dei richiedenti asilo. Cosa ne pensano i sindaci? Ne abbiamo parlato con sia con quelli che “accolgono” che con quelli che in questi mesi si sono opposti all’arrivo dei migranti nei loro territori.